Alvar Aalto. Architettura per leggere-Architecture to read

€ 20,00
  • Disponibilità:
    Disponibile
  • ISBN:
    9788849203769 8849203764
  • Autore
  • Casa editrice
    Gangemi
  • Pagine
    144
  • Data di pubblicazione
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L'architetto finlandese Alvar Aalto (1898 - 1976), uno dei maggiori protagonisti del Movimento Moderno, iniziò la sua carriera negli anni venti realizzando opere improntate al Classicismo nordico. Ma già verso la fine del decennio egli si convertì al nuovo modernismo internazionale. Il sanatorio di Paimio (1929-33) è riconosciuto in tutto il mondo come uno dei capolavori di quel periodo.| Alla metà degli anni trenta Aalto maturò il distacco dal gruppo dei modernisti (CIAM) e sviluppò il proprio linguaggio architettonico arricchendolo di quelle forme libere che lo resero noto nel mondo. Ne sono le espressioni più note la poltrona progettata per il sanatorio di Paimio, il vaso in vetro "Savoy" e la Villa Mairea. L'ascesa di Aalto a maestro incontestato del movimento moderno è avvenuta anche grazie all'umanesimo che traspare chiaramente dalle proporzioni dei suoi edifici e dalla definizione accurata dei loro materiali.| The Finnish architect Alvar Aalto (1898 - 1976), one of the key exponents of Modernism and the International Style. He began his career in the 1920s with buildings in the Nordic Classical style, but was drawn to International Modernism by the end of the decade. Aalto's Paimio Sanatorium (1929-1933) can be counted as a masterwork of the period in the global context.| In the mid-1930s, Aalto broke away from the Modernist group known as CIAM to develop his own vocabulary of form in a more complex direction and he created the free-form approach to design for which his architecture became world famous. The best known expressions of the free-form approach are the easy chair he designed for Paimio, the 'Savoy' vase and the Villa Mairea.| Aalto's rise to become a master of International Modernism stemmed from his humanitarian approach, which can best be seen in the scale of his buildings and in the way he used materials.| Teija Isohauta

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